CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
darete da mangiare, da bere, da dormire, e un bel mazzo di fiori ogni mattina. - Che volete mai farne dei fiori? - Non deve importarvene. - E sia: da
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
levata anche la moglie; e mentre il marito accendeva un bel fuoco, aiutava la vecchina a mutar panni, e la ristorava con un bicchiere di vino. Poi
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
davanti al portone del palazzo, come una volta. - Oh la bella rócca! Oh il bel fuso! - Cosine da niente, comari mie! Più tardi: - Oh il bell'agoraio! Oh la
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
dalla città dov'era andato a vendere il carbone, il marito portava un grosso involto sotto il braccio. - Che bel regalo mi hai comprato, marito mio
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
messaggero aveva temuto di non tornare vivo al castello. - Mi sembra un bel modo di dirci: Non venite; è proprio inutile. - No, Principe; a qualunque
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
! ... - O che dobbiamo lavorare per il bel muso della gente? Smettiamo di vendere i lupini, giacché le monetine sono per loro e non per noi! - Dici bene
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
duole? Peggio ancora quando fu divenuto un bel giovinotto. Ognuno si credeva in dovere di tenerlo d'occhio, di sorvegliarlo, di ammonirlo più che se fosse
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
codesti cenci? - Fatemi voi un bel vestito. Ah! Ah! Ah! Reuccio rideva come un matto. Reginotta era dispiacente di dover sposarsi senza carrozze, senza
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
intervenire il Re, minacciandole col fruciandolo, per farle stare zitte. Il Re, in cor suo, pensava: - Ecco un bel pretesto per rimandar a tempo indeterminato
CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
a questo modo, tanto che rispose: - Allora non soffierò mai nel pollice. Che me ne faccio di questo bel regalo, se non posso rendere male per male? E